Liminaria 2014
Utilizzando le chiavi di lettura dello storytelling digitale e partendo da un approccio metodologico in cui convergono diverse discipline (letteratura, sociologia, antropologia, economia) e differenti campi d’indagine (design, enogastronomia), Liminaria si propone di raccontare il territorio della regione rurale del Fortore beneventano attraverso il punto di vista privilegiato offerto dal suono.
Esso, in una visione più ampia che mescola linguaggi diversi, rappresenta uno strumento “pronto ad evadere dal proprio territorio più prossimo, senza però rinunciare all’idea di abitare da qualche parte” (F.Casetti), costruendo una dimensione che è “glocale” per eccellenza. In questa prospettiva, il suono rappresenta non più semplicemente un medium, quanto soprattutto uno strumento metodologico potente di esplorazione del territorio.
In questa prima edizione del progetto, l’esplorazione del paesaggio sonoro fortorino da parte delle artiste in residenza invitate a prendere parte a Liminaria, ha rappresentato la chiave di lettura fondamentale per raccontare storie di luoghi, persone, paesaggi, narrate attraverso la convergenza di modalità, linguaggi e strumenti differenti (video, fotografia e scrittura letteraria).
Nella fattispecie, Liminaria 2014 si è articolato in una settimana di residenza artistica (23-28 giugno) con la presenza due sound artist (Tessa Elieff e France Jobin) ed una scrittrice (Isabella Pedicini) nei due borghi fortorini di San Marco dei Cavoti e Molinara, in cui le artiste invitate hanno focalizzato la propria attenzione su una serie di elementi culturali, sociali, architettonici, naturalistici e del paesaggio, attraverso l’esperienza diretta dei luoghi e l’incontro con le comunità locali, al fine di riconoscere, raccontare e dar forma alla identità del territorio sul quale hanno lavorato.
I risultati della residenza sono stati presentati nel corso di una performance dal vivo tenutasi il 28 giugno a San Marco dei Cavoti, in cui le artiste hanno proposto la loro visione del territorio (ri)mediata da una sperimentazione estetica volta a narrare in maniera altra il territorio, rileggendolo attraverso i linguaggi delle arti sonore e della scrittura, nel tentativo di creare nuovi ambiti di senso.